Descrizione
Presentazione: vino dal colore delicato e dalla tenera definizione varietale dei fiori, lavanda e biancospino, ma nello stesso tempo è evidente la mineralità e il profumo si caratterizza di toni salmastri e argilla al sole, sapido. Un vino ottenuto da due diversi tipi di Malvasia, quella Bianca Lunga dal grappolo serrato e buccia spessa e quella di Candia col grappolo spargolo, acino grande e delicato. Si vendemmiano entrambe agli inizi di Ottobre e vengono vinificate in bianco in un tinello di acciaio dove fermentano a temperatura libera con i lieviti delle uve per 10 giorni; il vino subisce il primo travaso con la luna di Febbraio. Un ulteriore travaso alla fine di Marzo per preparare il vino che va in bottiglia ai primi di Aprile. Non si aggiunge solforosa in alcuna fase della lavorazione e nemmeno nell’imbottigliamento finale. In vigna si seguono principi di assoluto rispetto della natura(utilizzo di zolfo e rame) e soltanto di rado si arricchisce la terra con concime ricavato dagli animali dell’azienda.
L’Azienda: Quella di Collecapretta è prima di tutto una azienda agricola promiscua con allevamento (Azienda Agricola Mattioli Vittorio) che vive e produce da tre generazioni sulle stesse terre protette dai Monti Martani nella campagna di Spoleto. Il metodo di conduzione è quello naturale, con il massimo rispetto dei cicli naturali ed escludendo l’uso di erbicidi, pesticidi e diserbanti. I vigneti sono tradizionali del territorio – siamo nella patria del Trebbiano spoletino na qui troviamo anche grechetto, ciliegiolo e sangiovese su tutti– con qualche contributo extraregionale che comunque rispetta ciò che dopo la seconda guerra accadde con l’impianto su tutta la regione di vitigni come il barbera o il merlot. L’azienda dispone di circa 50 ettari totali di cui soltanto 6 vitati.
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